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In attesa dell’arrivo dei nuovi volontari del servizio civile per l’anno 2021, il Presidente dell’Università Popolare di Trieste, Emilio Fatovic, il Segretario Generale Fabrizio Somma, in veste di OLP, e il Presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, hanno salutato i volontari che il 14 gennaio scorso hanno concluso l’anno di progetto “Storie, saperi, culture”, Lorenzo Scaligine, Piero Berlingerio, Matteo Pintore e Giulio Leone.

Il Presidente Fatovic, li ha ringraziati per il lodevole servizio, per la disponibilità dimostrata, l’intraprendenza, l’attaccamento alle funzioni loro attribuite. Per le loro iniziative autonome e soprattutto per la capacità di includere energie giovanili in tutti i settori.

Il Presidente Lacota, ha voluto mettere in rilievo il loro grande dinamismo, la voglia di fare. I compiti loro assegnati, sono stati svolti con impegno, a vantaggio dell’Associazione, che è loro riconoscente.

Il Segretario Generale Somma, ha aggiunto che è stato un anno impegnativo per tutti, che ha visto la conclusione del Commissariamento dell’Ente e l’emergenza sanitaria Covid-19. Hanno iniziato con piccole commissioni, ma in seguito hanno seguito importanti progetti, come la Legge 72/2019 e 72/2020, e tutta la formazione nel mondo dell’esodo e della Comunità Italiana nell’ex Jugoslavia.

Lorenzo Scaligine, anche a nome di Piero Berlingerio, ha dichiarato che è stata un’esperienza importante, iniziata in maniera tranquilla, per motivi non dipesi da loro. In seguito però hanno appreso le basi per creare mostre d’arte, seguito i viaggi dei professori che andavano all’Estero, collaborato nei processi di monitoraggio della Legge 72 ed infine contribuito ad impostare il nuovo sito dell’Università Popolare di Trieste. Soddisfatti dei risultati raggiunti, hanno ringraziato i dirigenti e il personale dell’Ente per l’accoglienza, sempre gentili e disponibili ad aiutarli.

L’esperienza di Matteo Pintore e Giulio Leone all’Unione degli Istriani, è stata entusiasmante. Molteplici le attività svolte: catalogazione, lavoro d’archivio etc. Ed hanno creato pannelli per una mostra, che a breve sarà aperta al pubblico.

Per Matteo è stata ancora più emozionante, in quanto discendente da esuli da parte del padre. Ha seguito con molto interesse le ricerche dei campi di raccolta profughi in Italia e sui caduti della nostra Regione durante la II guerra mondiale.

Infine, dobbiamo evidenziare che i giovani volontari si sono impegnati anche nel percorso di studi universitario e, per un caso, nei percorsi di inclusione con il raggiungimento del diploma di maturità, oltre a servizi di primo soccorso in questa emergenza Covid-19.